- PARTNERSHIP AL PROGETTO -


Siamo giunti alla fase più importante del progetto, ossia la ricerca di un cliente.

Ho pensato che, visti i costi alti che ci sarebbero per la costruzione della mia fondazione, avrei dovuto guardare maggiormente il lato economico - finanziario. 
 
Come cliente ho contattato Ettore Furia, mio personale consulente finanziario che lavora per un'importante banca che si occupa di investimenti. Rappresenta una fetta di investitori interessati a coprire una quota parte del costo della fondazione.

Ho pensato che la cosa migliore fosse dividere i costi della realizzazione tra più parti; al vertice ci sono io, architetto e progettista, che coordino e sono alla ricerca di fondi per la fondazione, sia per farla nascere che per vederla una volta terminata.

Essendo la fondazione d'arte dell'azienda Peroni non poteva non esserci l'azienda stessa alle spalle della realizzazione. Dunque ho immaginato che l'azienda stessa coprisse circa la metà del costo totale e l'altra metà fosse coperta, come ho detto prima, da investitori di una determinata banca collegata comunque al marchio Peroni, secondo la logica che, alle spalle di una grossa ditta, ci siano comunque degli investitori di modo che l'azienda cresca economicamente negli anni per essere più competitiva nel mercato.


Dunque, ecco l'intervista!




- Io: ciao Ettore, benvenuto. Come va?

- Ettore: tutto bene, grazie e soprattutto grazie per l'invito!

- Io: sono molto contento che sei interessato al lavoro che portiamo avanti col professor Saggio riguardo l'Aniene Rims.

- Ettore: hai detto bene! Sono molto interessato. Conosco bene la zona di Roma est e so benissimo della quantità di edifici ed aree abbandonate che ci sono. Bisogna intervenire al più presto e voi architetti molto probabilmente siete tra le figure professionali che devono intervenire!

- Io: esattamente! Dobbiamo portare avanti questo lavoro con tenacia e precisione per far si, che con un atteggiamento di proactivity, le altre figure professionali e le istituzioni seguano le nostre idee e i nostri studi sulle aree. Ma soprattutto senza un sostegno finanziario alle spalle non potremmo costruire quasi nulla; per questo ho contattato te!

- Ettore: e allora cominciamo con le domande e cerchiamo di far uscire fuori un buon dialogo attivo, di modo che entrambi soddisfiamo le nostre proposte!

- Io: Quali sono gli aspetti che più vi piacciono e ai quali siete più interessati?

- Ettore:  Il progetto risulta essere in linea con gli interessi dei possibili investitori e vari stakeholder. La possibilità di investire e soprattutto diversificare i propri asset rappresenta uno dei punti più importanti. Il concetto del polo culturale rappresenta un valore aggiunto per gli investitori, sia dal punto di vista dei rendimenti attesi che dal punto di vista sociale. Rientra inoltre all’interno della branca degli investimenti ESG quindi di stampo sociale. Per gli stakeholder risulta fondamentale il saper coniugare gli aspetti finanziari agli aspetti sociali poiché numerosi studi hanno dimostrato che per una più sana gestione finanziaria ed economica (di un investimento, di un’azienda o società) concentrarsi sull’aspetto sociale porta evidenti benefici al portafoglio. Per questi motivi reputiamo il progetto in linea con i nostri obiettivi.

- Io: Siete disposti a ricoprire l'intera somma? E che aspettative di revenue (soldi restituiti) avete?

- EttoreIl nostro gruppo di stakeholder è intenzionato a discutere delle varie metodologie di ingresso all’interno del progetto. Certo è l’interesse che però deve avere con sé delle garanzie volte ad assicurare, nei limiti del ragionevole, l’investimento iniziale. Considerando il tipo di progetto ci aspettiamo una qualità nei ricavi più che una quantità poiché gli investitori non sono interessati esclusivamente alla quantità delle entrate derivanti dal progetto bensì alla loro qualità, cioè ad una loro sostenibilità nel corso del tempo e ad una loro evoluzione in base al contesto economico e sociale. Proprio per questo motivo siamo disposti a concentrarci non tanto sull’investimento iniziale, il quale consideriamo di circa 150 mln, ma sul loro utilizzo futuro. Ci aspettiamo che la fondazione presenti annualmente agli investitori un programma dettagliato delle attività e dei rendimenti attesi, ci coinvolga nelle scelte inerenti i vari ambiti di attività e che soprattutto sia chiara nella suddivisione dei ricavi.

- Io: in che misura avete intenzione di partecipare alla gestione del progetto una volta avviato?

- EttoreLa nostra partecipazione attiva è requisito fondamentale per il nostro investimento, dovranno essere decise commissione di controllo e a cadenza quinquennale dovrà essere fatta una relazione sulla gestione degli anni precedenti. Come già sottolineato precedentemente pretendiamo la possibilità di partecipare insieme al secondo partner alla gestione del polo.

- Io: dal momento in cui, da architetto, sono io in prima persona a dover cercare dei clienti (in questo caso voi), come mi consigli di fare innanzitutto?

- Ettore: il nostro lavoro, come il vostro, richiede una precisione molto accurata in termini di progettazione; dunque come voi tratterete in maniere precisa la parte estimativa, noi dall'altra parte presenteremo un piano di ricavi annuali con relative cifre specifiche in modo da soddisfare le richieste di tutti gli investitori che rappresento. Un'altra cosa importante che dovrai fare è quella di redigere un business plan dettagliato e revisionarlo di anno in anno assieme a me e agli investitori che rappresento.

- Io: mi pare una cosa giustissima ovviamente! D'altro canto siamo due figure professionali e come tali abbiamo degli obblighi da rispettare in modo da lavorare in perfetta sinergia.

- Ettore: sei interessato ad altri aspetti finanziari legati alla realizzazione della fondazione?

- Io: certamente! Stavo considerando il fatto che una fondazione d'arte ha la possibilità di espandersi anche all'estero come dimostrano varie fondazioni già presenti in tutto il mondo. Dunque mi consiglieresti di cercare investimenti anche dall'estero per poter costruire altre sedi della fondazione magari in giro per l'Europa?

- Ettore: ma certamente! D'altro canto la Peroni produce anche la Nastro Azzurro che è la birra italiana più venduta all'estero; questo per dire che i marchio è già ben conosciuto anche fuori i confini nazionali. In più posso aggiungere, che come banca, abbiamo molti rapporti con le altre banche europee e dunque possiamo raggiungere anche una fetta di investimenti ed investitori sparsi per tutto il continente.

- Io: grazie mille Ettore per le risposte! Hai soddisfatto al massimo le mie idee e adesso possiedo sicuramente un quadro più dettagliato di come districarmi nella burocrazia finanziaria in modo tale da poter realizzare la mia fondazione.

- Ettore: ma grazie a te per l'interessamento e soprattutto per avermi contattato! Vorrei ribadire il fatto che l'idea mi piace molto e prevedo dei ricavi molto importanti, oltre che la possibilità di creare nuovi posti di lavoro. Inoltre sottolineo che l'idea mi piace molto perché anche io sono un fan della birra come te! Ahahahah

- Io: ahahahah. Grazie e buona giornata.

- Ettore: buona progettazione!




























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